domenica 10 Luglio 2022
/ 16:30

Paolo Rumiz

Canto per Europa
Poggio San Vicino / Apiro
MC
Monte Moscosi
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CONCERTO SUI PRATI
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CONCERTO ACCESSIBILE

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CANTO PER EUROPA di Paolo Rumiz

Regia Franco Però / Con: Paolo Rumiz, Lara Komar, Giorgio Monte / Musicisti: Aleksander Sasha Karlic, Vangelis Merkouris / Line Producer Elisa Brivio / Co-produzione  / Intesa Sanpaolo

“Una cintura di costellazioni ornava le murate della barca come segno di augurio per il viaggio.” 

Una giovane siriana, profuga di guerra, fugge sulla barca a vela di quattro uomini assetati di miti. La ragazza si chiama Evropa.

Paolo Rumiz richiama il mito della fondazione del nostro continente, si interroga sulle sue origini, sui suoi valori, sui suoi strappi e sulle sue

lacerazioni. Un grande narratore che da sempre racconta la nostra necessità di essere cittadini del mondo. Un viaggio epico: quattro moderni argonauti e una profuga siriana ridanno vita al mito che ha fondato l’Europa.

LA STORIA

L’Europa, imbarbarita e senz’anima, ha dimenticato le sue origini e persino il suo nome. Per ritrovarlo, quattro Argonauti occidentali – nomadi incalliti – battono il Mediterraneo su una barca ultracentenaria portatrice di una grande storia.

Una barca dalla vela rossa e dalla poppa rotonda, silenziosa e misteriosa: viene avvistata da lontano a largo del golfo di Palermo, di Napoli, poi a Creta, a Maiorca, nello Ionio o al largo di Marsiglia fino a raggiungere Cnido, città fantasma sul confine che unisce Asia ed Europa. Mai appare in un porto. Sembra guidata dalla Luna che la protegge.

Questa è la storia di quattro uomini su una nave, quattro conquistatori dell’inutile, quattro uomini di frontiera: Petros, l’Ammiraglio, Sam il Francese zoppo, Ulvi, il cuoco turco e il narratore, astronomo e scrittore. Cercano una dea, madre dei popoli, ed è verso Oriente che il loro viaggio prenderà una piega inaspettata, per arrivare a scoprire una nuova terra e la storia che la incarna.

Sulle coste del Libano, prendono a bordo una giovane profuga siriana di nome Europa, che chiede di fuggire con loro verso ovest. Da quel momento, rivive in lei la leggenda della principessa fenicia rapita da Giove-toro, mentre il viaggio attraversa le meraviglie del mare aperto ma anche la deriva di un mondo fuori controllo: naufragi, emigrazioni e turismo di massa, conflitti, pestilenze, incendi e alluvioni. Ingravidata in sogno dal re degli dèi, la ragazza si svela come la Grande Madre e, nel vedere per la prima volta la sua nuova terraferma, esprime la propria gioia in modo tale che i compagni, commossi, decidono di dare al continente il nome di lei.

La sua epopea li aiuterà a comprendere il senso della loro patria comune: Europa è “il sogno di chi non ce l’ha”, di chi viene da lontano, non di chi la abita. Ma soprattutto Europa è femmina, è una figlia dell’Asia, è una donna benedetta dagli dèi, e forse la capostipite di tutti i migranti.

Paolo Rumiz riscrive al femminile l’epica del nostro continente, mescolando mito, viaggio, storia e mistero alle tragedie dell’attualità. Si interroga sulle sue origini, sui suoi valori, sui suoi strappi e sulle sue lacerazioni. È una storia scritta di notte, questo, e non è un dettaglio: nel buio, attorno al fuoco, sono nati i racconti delle nostre radici. Di queste narrazioni fondanti Canto per Europa ha il ritmo e il respiro.

L’opera di un autore che da sempre racconta la necessità di essere cittadini del mondo.

CONCERTO 10/07/2022

PAOLO RUMIZ Canto per l’Europa

Monte Moscosi POGGIO SAN VICINO/APIRO

PERCORSI A PIEDI

VARCO: PERCORSO DA PIAN DELL’ELMO

Il percorso inizia dal Pian dell’Elmo, lasciata l’area parcheggio si prosegue fino ad una sbarra che vieta il passaggio alle auto. Si continua sulla destra lungo un sentiero escursionistico indicato con segnali Risorgimarche, ma anche da segnaletica permanente del percorso n.1 Nordic Walking.  In trekking non è impegnativo, ha poco dislivello e attraversa una parte del bosco protetti dal sole, aggirando Monte Moscosi. Si arriva infine su un prato che mostra una splendida panoramica verso Monte San Vicino, tutti i monti circostanti, e verso l’orizzonte in direzione delle colline jesine e del mare.  Affrontare il percorso ben attrezzati di scarpe adeguate da escursione, un cambio d’abbigliamento e acqua a sufficienza non essendoci fonti lungo il cammino.

DIFFICOLTA’: T

DISTANZA: 1,50 km

DISLIVELLO positivo: + 67 mt

DISLIVELLO negativo: – 56 mt

QUOTA max:  1008 mt

QUOTA min:  940 mt

TEMPO MEDIO DI PERCORRENZA:  30 min

(Non ci sono fonti acqua lungo il percorso / Percorso non adatto al trasporto di passeggini)

Vi ricordiamo di seguire i consigli riportati nel sito di RisorgiMarche per quanto riguarda l’abbigliamento adeguato, scarpe da trekking,  acqua e quant’altro necessario.

Nei pressi dell’area concerto ci sarà un gazebo punto distribuzione acqua, fino ad esaurimento scorte.

Paolo Rumiz, triestino, è scrittore e viaggiatore. È uno dei maggiori esperti del concetto di heimat – patria, casa – e delle identità in Italia e in Europa. I suoi libri hanno venduto oltre 450.000 copie e sono pubblicati in più di 10 paesi. Le sue ultime pubblicazioni per Feltrinelli sono Il filo infinito. Viaggio alle radici d’Europa (2019), Il veliero sul tetto. Appunti per una clausura (2020), Canto per Europa (2021). È stato insignito di numerosi premi, fra cui il Premio Hemingway 1993 per i suoi reportage dalla Bosnia, il Premio Chatwin-camminando per il mondo 2007, il Prix de L’Express 2012 e il Prix Nicolas Bouvier 2015.

Monte Moscosi