martedì 27 Luglio 2021
/ 19:00

Lucio Corsi

Cosa faremo da grandi
San Severino Marche
MC
Piazzale Smeducci
torre-colorata
CONCERTO NEI BORGHI

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Il cantautore toscano riparte in tour accompagnato dalla sua super band (Marco Ronconi batteria / Filippo Scandroglio chitarra / Iacopo Nieri pianoforte / Giulio Grillo tastiere / Tommaso Cardelli basso).
Ci aspetta uno spettacolo travolgente, brillante, un vero e proprio rolling thunder tour.
Con “Cosa faremo Grandi” Lucio ci ha fatto esplorare mondi straordinari caratterizzati da racconti, ricordi, suoni e metafore fiabesche alternate a scenari glam rock tutti rivisitati alla sua maniera. Un microcosmo immaginario tutto frutto della sua immaginazione.
Un disco prodotto da Francesco Bianconi e Antonio Cooper Cupertino, accompagnato dalle opere visionarie di Tommaso Ottomano.
In questo tour Lucio riproporrà brani tratti dal suo ultimo disco ma ci riserverà anche delle sorprese.

Piazzale Smeducci

l piazzale degli Smeducci, sulla sommità del Monte Nero, è dominato dall’alta (m. 40) e inclinata Torre civica, eretta nel XIII secolo con funzioni di avvistamento, di difesa e di segnalazione alle altre torri dei castelli del territorio comunale.

Il piazzale degli Smeducci, sulla sommità del Monte Nero, è dominato dall’alta (m. 40) e inclinata Torre civica, eretta nel XIII secolo con funzioni di avvistamento, di difesa e di segnalazione alle altre torri dei castelli del territorio comunale. Davano accesso alla torre due piccole porte che conservano l’antica forma con il loro doppio arco a sesto acuto. Circa a metà della Torre si notano due bassorilievi scolpiti in pietra; il primo dall’alto raffigura un “morso di cavallo” e potrebbe rappresentare l’emblema di uno dei podestà, ma la tradizione lo attribuisce alla dispotica signoria degli Smeducci che, al ritorno da una delle cacciate subite, lo fece apporre per mostrare il trattamento che sarebbe stato riservato al popolo ribelle. Più in basso il bassorilievo che raffigura un “leone passante”, simbolo dei ghibellini per i quali parteggiò San Severino in perenne lotta con la guelfa Camerino. A destra della Torre si notano scarsi resti dell’antico Palazzo dei Consoli. Le mura urbane completavano il sistema difensivo del “Castello” che oggi, a seguito di un attento recupero, sono percorribili per un lungo tratto come al tempo del medioevo.