venerdì 2 Agosto 2019
/ 16:30

Arisa

ARQUATA DEL TRONTO
AP
Spelonga
escursione-colorata-2
CONCERTO ESCURSIONE

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Percorso Serafino

Distanza totale:
4,40 Km / Dislivello totale: in salita 200 mt – in discesa 200 mt
TEMPO MEDIO DI PERCORRENZA: 1,45 ore (vedi “Più Informazioni”)

Nota primo tratto:
Difficoltà: E (tratto giallo/blu) / Distanza: 1 km / Dislivello in salita: 100 mt

Nota secondo tratto:
Difficoltà: T (tratto blu) / Distanza: 3,4 km / Dislivello in salita: 100 mt – in discesa: 200 mt

PERCORSO AL RITORNO:

Il percorso di rientro verrà fatto lungo la strada di servizio utilizzata dai mezzi dello staff RisorgiMarche, strada non evidenziata in mappa ma che verrà segnalata e indicata a fine concerto. Una comoda carrareccia e poi un tratto asfaltato che con circa 1,8 km vi riporterà alle aree parcheggi.

 

Percorso Serafino
(Frazione Spelonga – ARQUATA DEL TRONTO AP)

Fra le tante storie che ci piace raccontare ce n’è una in particolare che inizia in una lontana primavera del 1968 e, per un breve ma intenso periodo, porta alla ribalta Spelonga, la piccola frazione di Arquata del Tronto, con un avvenimento che ancora molti paesani ricordano. E’ proprio Spelonga che Pietro Germi scelse come set cinematografico per il film “Serafino”, e la scelse sicuramente per la sua incontaminata natura, ma anche perché questi luoghi meglio rappresentavano ciò che il regista voleva mostrare: la semplicità di una lenta vita che stava man mano scomparendo e il desiderio di un ritorno alla sua bellezza. Con il nostro percorso passeremo proprio in questi luoghi, accanto a case che oggi mostrano i terribili segni del terremoto, ma dove sembra quasi ancora sentire quel canto… “libero come aria purissima del mattino, per vivere là sui Monti, ritorna Serafino…”.

Dai parcheggi segnalati, superata la frazione di Spelonga, il cammino inizia su un tratto di strada asfaltata, per circa 500 mt, per poi continuare in salita su un meraviglioso prato e poi su un bosco (evidenziato giallo/blu in mappa). Terminato il primo km, il percorso continua su una carrareccia dalla pendenza più dolce per un ulteriore km. Da qui inizia la discesa, attraversa le case che un tempo furono set cinematografico, per altri 2,4 km, fino ad arrivare al luogo del concerto.
[Percorso non adatto all’uso di passeggini]

Dopo il grande successo delle date nei club, Arisa è ripartita il 15 giugno con il suo tour “Una nuova Rosalba in città”, che la porterà sui palchi di tutta Italia. Anche nelle date estive, Arisa sarà affiancata da Giuseppe Barbera al pianoforte e tastiere e dal dj/producer Jason Rooney che porterà il suono del live in una direzione elettronica, per proseguire il nuovo viaggio sonoro iniziato nella tranche invernale. Questo tour è un’esperienza live completamente inedita rispetto alle precedenti, una grande produzione dove musica e visual si fondono per portare dal vivo i brani del nuovo album “Una nuova Rosalba in città” (Sugar) anticipato dal brano “Mi sento bene” in gara al 69esimo Festival di Sanremo. Oltre ai nuovi brani, Arisa proporrà i suoi grandi successi riadattati per avvicinarsi stilisticamente alle atmosfere del suo ultimo progetto discografico. “Una nuova Rosalba in città” è il frutto di oltre un anno di lavoro che vede coinvolti 6 producer e 17 autori, oltre alla stessa Arisa, che racconta, con sonorità nuove e testi cuciti su misura la nuova Rosalba, una donna del suo tempo che procede per step di consapevolezza, libera dalle convenzioni e artefice del proprio destino. Un’artista che con il suo lavoro vuole trasmettere energie positive, regalare amore, suggestioni e non risposte, perché l’unica risposta possibile a volte è vivere al massimo il qui e l’ora.

IN AUTO DA NORD e DA SUD
Prendere l’autostrada A14 e uscire a San Benedetto del Tronto-Ascoli Piceno direzione Ascoli Piceno. Entrare nella RA11 in direzione di Tangenziale Sud di Ascoli Piceno. Prendere la Superstrada Ascoli Mare. Continuare su Strada Statale 4/SS4 “Salaria” direzione Roma. Continuare svoltando a sinistra per la SP20 Colle (indicazioni per Faete/Spelonga/Colle/Poggio d’Api), superare la frazione di Trisungo e la località Faete, fino ad arrivare alla Fraz. Spelonga. Seguire le indicazioni per il parcheggio RisorgiMarche.

IN AUTO DA OVEST – PERUGIA
Prendere la S.S.75 direzione Foligno. Dopo Foligno continuare sulla S.S.3 e poi prendere l’uscita verso Cascia/Norcia. Entrare in Tre Valli Umbre/S.S.685. Continuare su Tre Valli Umbre/S.S.685. Prendire S.P.64 e S.P.129 in direzione di Frazione Spelonga a Arquata del Tronto. Continuare per la S.P.20 Colle (indicazioni per Faete/Spelonga/Colle/Poggio d’Api) superare la frazione di Trisungo e la località Faete, fino ad arrivare alla Fraz. Spelonga. Seguire le indicazioni per il parcheggio RisorgiMarche.

IN AUTO DA ROMA
Prendere A1dir/E35 dalla via Salaria. Seguire A1dir/E35. Prendere l’uscita verso Firenze/E45/Fiano Romano/Rieti. Seguire le indicazioni per Rieti ed entrare in Diramazione Salaria/S.S.4 Dir. Seguire le indicazioni per Rieti/Terni/Passocorese; entrare in Via Salaria/S.S.4 e poi per Rieti Est/Ascoli Piceno. Continuare su S.S.4. per poi seguire la S.P.20 Colle (indicazioni per Faete/Spelonga/Colle/Poggio d’Api), superare la frazione di Trisungo e la località Faete, fino ad arrivare alla Fraz. Spelonga. Seguire le indicazioni per il parcheggio RisorgiMarche.

Sono state predisposte due aree parcheggio per auto / moto / camper.
Non sono previste prenotazioni on line di pass per auto / moto / camper.

Spelonga

Ritorniamo dove tutto ha avuto inizio, il primo cammino di Risorgimarche verso Spelonga, nel Comune di Arquata del Tronto (AP). Come un amore che non si può dimenticare, Spelonga è ancora lì, affacciata sulla valle del Tronto di fronte al Monte Vettore, proprio fra quei monti che un tempo furono rifugio dalle lotte più cruente, compresa tra il Parco Nazionale dei Monti Sibillini e del Gran Sasso e Monti della Laga. Fra le tante bellezze e curiosità, merita la “Festa Bella”, una manifestazione triennale che nei primi giorni di agosto rievoca la battaglia di Lepanto con la ricostruzione, nella piazza del paese, di una sagoma di nave con un altissimo albero maestro, sul quale svetta una bandiera turca che, secondo la tradizione, fu riportata in paese più di 400 anni fa.